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E’ sotto gli occhi di tutti la diffusione sul territorio dei locali in cui è possibile trovare forme di gioco d’azzardo (dai gratta e vinci, alle slot machine, alle video lottery), senza contare la disponibilità,  24 ore su 24 anche da casa , di giochi on line.

La dipendenza da gioco d’azzardo è ormai una triste e consolidata realtà all’interno della  nostra società. Il gioco d’azzardo diventa patologico, quando diventa fuori controllo, quando il soggetto non è più capace di controllarsi.

Prima di diventare patologico in modo conclamato, il gioco diventa problematico, cioè iniziano a comparire dei segnali che mostrano questa tendenza al discontrollo.. Il giocatore patologico mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d’azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare .

Le difficoltà di controllo istintuale si accompagnano, prima o poi, a richieste sempre maggiori di prestito monetario con conseguenze molto gravi anche sul piano familiare. Spesso il soggetto dipendente dal gioco arriva a sottrarre del tempo utile non solo al lavoro ma anche a tutte le altre attività quotidiane, dalle relazioni con gli amici alla cura di sé.  Difficile riuscire a quantizzare quali sono i costi sociali conseguenti al gioco d’azzardo patologico coma di certo sono in costante crescita.

Nella legge dell’8 novembre 2012 n. 189, il cosiddetto decreto Balduzzi sulla sanità, sono state introdotte disposizioni per:

  • limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori;
  • esplicitare le probabilità di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco;
  • vietare l’ accesso dei minori alle sale ovvero alle aree destinate al gioco;
  • effettuare controlli mirati per verificare il rispetto di norme a tutela dei minori;
  • rivedere, limitatamente alle nuove concessioni, anche su indicazione dei Comuni la dislocazione di punti di raccolta del gioco evitando la prossimità a luoghi sensibili (scuole, università, nosocomi, luoghi di culto).

L’aspetto fondamentale della legge è che il gioco d’azzardo patologico è stato inserito nei LEA, livelli essenziali di assistenza e ciò vuol dire che su tutto il territorio nazionale vengono garantiti attività, servizi e prestazioni volti alla promozione di stili di vita sani e alla cura per i soggetti affetti da GAP, una malattia che minaccia di divenire una vera piaga sociale: la ludopatia.